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White paper
La robotizzazione come leva per rispondere alle sfide di mercato
In un'epoca di crescenti sfide di mercato, l'automazione non è più solo un'opzione, ma una necessità. La robotica gioca un ruolo fondamentale nella trasformazione dei processi produttivi, migliorando l'efficienza e garantendo flessibilità per rispondere alla crescente domanda di personalizzazione e a tempi di consegna sempre più ridotti. In questo articolo scopriamo come P-Robot Salvagnini stia ridefinendo il mercato grazie ai casi studio di Muraro Isidoro e Figli e Ricana Concept.
L’automazione, oggi più che mai, rappresenta una risposta essenziale alle sfide che il comparto manifatturiero si trova ad affrontare in un mercato sempre più competitivo e dinamico. Flessibilità ed efficienza sono divenute priorità imprescindibili per gestire lotti sempre più piccoli, una varietà crescente di prodotti e tempi di consegna compressi. Non si tratta più solo di una soluzione tecnologica, ma di una vera e propria leva strategica capace di trasformare la produzione, combinando tecnologia avanzata e competenze umane per ottenere risultati superiori.
Ma l’automazione non è solo tecnologia. È un cambio di paradigma che sfida i vecchi pregiudizi, dimostrando come la sinergia tra uomo e macchina possa ridurre l’usura fisica, migliorare la sicurezza e valorizzare il lavoro umano. In questo contesto, Salvagnini spicca per la sua visione innovativa dell’automazione flessibile. La filosofia del Gruppo italiano non si limita a ottimizzare le singole fasi produttive, ma punta a creare un ecosistema produttivo integrato e intelligente, in grado di adattarsi rapidamente alle variazioni del mercato. Le soluzioni Salvagnini non solo riducono i tempi di attrezzaggio e gli sprechi, ma eliminano le attività a basso valore aggiunto, migliorando la qualità e l’efficienza complessiva, creando contemporaneamente un ambiente di lavoro più sicuro, produttivo e stimolante per il personale.
La robotizzazione rappresenta forse l’esito più estremo dell’automazione, un’evoluzione naturale che integra tecnologia e intelligenza per trasformare i processi produttivi. Probabilmente è proprio per questo che la penetrazione dei robot industriali ha registrato negli ultimi anni una crescita impressionante, rappresentando uno dei pilastri dell’innovazione nel settore manifatturiero. Studi recenti confermano come il numero di robot operativi a livello globale abbia raggiunto cifre record, riflettendo un incremento costante delle installazioni.
I robot industriali contribuiscono a migliorare l’efficienza in ogni fase operativa: non si tratta solo di sostituire l’intervento umano nelle attività ripetitive, ma di integrare tecnologie capaci di garantire una maggiore precisione e continuità, anche in contesti di lavoro non presidiati. La possibilità di gestire in modo autonomo operazioni come il carico e lo scarico dei materiali, l’assemblaggio e la lavorazione di componenti diversificati permette di rispondere a esigenze produttive sempre più frammentate e specifiche, liberando il potenziale del personale per attività strategiche e creative.
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P-Robot: robotizzare non è mai stato così semplice
È in questo contesto che Salvagnini ha introdotto P-Robot, l’applicazione che combina una pannellatrice e un robot per produrre kit, lotti e pezzi singoli. P-Robot è una soluzione smart, molto più semplice di quelle disponibili sul mercato: è facile da programmare, da utilizzare e capace di elevare a potenza la flessibilità e la produttività della pannellatrice.
La configurazione di P-Robot può essere personalizzata: Salvagnini propone flussi produttivi semplici, di solo asservimento carico/scarico, e sistemi più complessi che prevedono, per esempio, movimentazioni automatiche di pallet o integrazioni di terza parte come stazioni di formatura degli angoli, etichettatura, marcatura laser, rivettatura, saldatura.
L’organo di presa ribaltabile si adatta automaticamente alle dimensioni della parte da movimentare. E’ dotato di ventose su entrambi i lati che consentono di prelevare il pezzo finito dal tavolo di lavoro della pannellatrice e, in tempo mascherato, sostituirlo con una nuova parte da piegare. Il tutto a vantaggio di un’ottimizzazione dei tempi di carico/scarico della lamiera, un miglioramento della cadenza produttiva e una sostantiva riduzione dei tempi di attesa.
P-Robot permette di scegliere la strategia più adatta a esigenze produttive contingenti. In turni non presidiati, o in contesti produttivi in cui un singolo operatore controlla numerosi sistemi, P-Robot lavora naturalmente in modalità R2R (robot to robot) occupandosi di carico, scarico ed eventuale impilamento delle parti. Ma non si tratta di una strategia esclusiva: la stessa P-Robot può, senza soluzione di continuità e senza riattrezzaggi, lavorare in modalità differenti. In modalità R2H (robot to human) si occupa solamente del carico dello sviluppato assegnando all’operatore lo scarico del pannello. Si tratta di una strategia vantaggiosa se l’operatore deve completare la lavorazione del pannello in una stazione di lavoro differente – ad esempio con una pressa piegatrice o una saldatrice. In modalità H2R (human to robot) è l’operatore a caricare lo sviluppato sul campo di lavoro, il robot scarica il pannello a fine ciclo: una strategia utile per gestire produzioni a lotto unitario estremamente diversificate. Senza dimenticare che la pannellatrice rimane comunque disponibile per eventuali lavorazioni completamente gestite dall’operatore.
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Il programma di pannellatura è realizzato con STREAMBEND e può essere utilizzato senza necessità di modifiche sia su P-Robot che su pannellatrici senza robot. A bordo macchina il software MOVE acquisisce il programma di pannellatura, ricava le dimensioni dello sviluppato e del pannello finito e le utilizza per elaborare automaticamente le traiettorie del robot. MOVE gestisce autonomamente anche i movimenti intermedi del robot e all’operatore sono richieste solo movimentazioni ridotte: è un vero e proprio sistema di smart teaching, che rende inutile la programmazione offline del robot.
E con l'integrazione dell’opzione RVS, un sistema di visione artificiale unico sul mercato, P-Robot riconosce e processa le parti in modo del tutto autonomo per eliminare il centraggio della lamiera prima della produzione e ottimizzare i tempi ciclo. Il dispositivo di visione artificiale acquisisce, con telecamera e sensori, un’immagine dell’ambiente circostante e la interpreta grazie all’intelligenza artificiale. RVS riconosce le parti, distingue i singoli fogli di lamiera, individua senza riferimenti la posizione di pallet e pile. Tutte queste informazioni sono condivise in tempo reale con pannellatrice e robot, che si adattano autonomamente per garantire che la lamiera sia manipolata e posizionata in modo preciso.
Viene naturale chiedersi come P-Robot trovi applicazione concreta in scenari produttivi reali. Quali problemi è in grado di risolvere e quali vantaggi offre alle aziende che scelgono di adottarla? Per rispondere, esaminiamo due casi studio in cui P-Robot è stata integrata con successo in contesti produttivi diversi, dimostrando la sua flessibilità e il suo impatto strategico.
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Inserire P-Robot in un ciclo produttivo consolidato: il caso studio di Muraro Isidoro e Figli
In Muraro Isidoro e Figli, storica carpenteria metallica di Brendola (Italia) che ha sempre mantenuto una visione orientata all’innovazione, l’introduzione di P-Robot si è rivelata un passo strategico per incrementare l’efficienza ottimizzando la cadenza produttiva e riducendo drasticamente i tempi di attrezzaggio. La P-Robot scelta da Muraro integra una pannellatrice elettrica P1, con consumo inferiore a 3kW, e ha un layout davvero compatto.
“Avevamo già in officina altre macchine Salvagnini – racconta Lura Muraro – e abbiamo potuto bruciare le tappe nella messa in servizio del nuovo impianto. Praticamente siamo partiti in quarta, non c'è stato nemmeno il tempo di dire "bisogna stare fermi, studiare e imparare"; è bastato trasferire da una pannellatrice all’altra programmi già consolidati, da P4 a P1 o da P1 a P4, aggiustando i parametri in base alle specifiche tecniche delle macchine. Oggi riusciamo a cambiare produzione in tempi brevi al punto che, per esempio, mentre è in corso la realizzazione di un pannello A, durante la pausa pranzo possiamo lanciare la produzione di un pannello B. Prima avevamo un altro impianto robotizzato, decisamente meno flessibile; richiedeva tempi di attrezzaggio estremamente lunghi, più di due ore spese per trasmettere il programma e ripartire. Adesso riusciamo a realizzare un componente non troppo complesso in cinque minuti, e una parte più elaborata in pochi minuti in più. In effetti, in mezza giornata abbiamo completato una nuova produzione di 300 pezzi programmando da zero 1200 pieghe. P-Robot consente di estendere la produzione oltre i tradizionali turni di lavoro presidiati e di dedicare gli operatori solo ad attività ad alto valore aggiunto.”
Retrofitting per ottimizzare la produttività: il caso studio di Ricana Concept
Ricana Concept, azienda di Hillerstorp (Svezia) specializzata nella produzione di espositori e scaffalature per negozi, è un punto di riferimento per il settore grazie a un modello produttivo che unisce rapidità, qualità e affidabilità. Con oltre 30 anni di esperienza e un team dinamico, Ricana Concept offre ai propri clienti soluzioni a catalogo o personalizzate. L’attenzione verso l’innovazione e l’efficienza ha portato l’azienda a investire costantemente in automazione, trasformando processi tradizionali in flussi produttivi moderni e tecnologicamente avanzati.
Con l’installazione di un laser Salvagnini completamente automatizzato Ricana Concept ha registrato un significativo aumento della capacità produttiva, ma questo ha creato un nuovo ostacolo. “Quando abbiamo acquistato L5 – racconta Johan Petersson, CEO di Hestra Inredningar AB, società madre di Ricana Concept – la nostra capacità è aumentata al punto che, nonostante la nostra pannellatrice, la piegatura è tornata a essere un collo di bottiglia. Abbiamo dovuto scegliere di robotizzare la nostra P2 aggiungendo un robot per garantirci una fase di piegatura altrettanto efficiente. P-Robot ha risolto il problema, assicurando anche una migliore economia di produzione all’azienda e una migliore ergonomia agli operatori.”
Nel caso di Ricana Concept, quindi, retrofittare la pannellatrice ha permesso di ottimizzare l’impianto esistente migliorando l’efficienza complessiva con un investimento contenuto.
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